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Gran Sasso, la valanga di Campo Pericoli 28 febbraio 1982      INDICE ALFABETICO

Val di Vizze verso l’archiviazione,  evento apparentemente da non collegare ad alcuna responsabilità umana

di Gianfranco Lelmi

 

Queste sono le parole del Procuratore Guido Rispoli nel corso del suo sopraluogo nella val di Vizze: “evento eccezionale”, come riporta il Corriere della sera: non collegabile apparentemente ad alcuna responsabilità umana.

Sulla stampa nazionale e regionale il disastro che il 4 agosto 2012 ha colpito la Val di Vizze, uccidendo due persone, ha lasciato un triste segno sulla pelle degli abitanti; amarezza nell’animo di coloro, che amanti di queste bella vallata, l’hanno percorsa per lunghi tratti.

I carabinieri del NOE con il loro comandante Guido Bellini hanno esaminato se le aree colpite dalla valanga di fango fossero state oggetto negli anni passati di un eccessivo disboscamento da parte dell’uomo. La conclusione, come riporta il Corriere della Sera, è che nella zona non sono emersi tali elementi, anzi il sostituto Lorenzo Puccetti , titolare dell’inchiesta, sta pensando di archiviare il fascicolo, la zona era segnalata a rischio frane fin dagli anni 90 ed era posta a particolare monitoraggio.

In tutta questa triste storia viene da domandarsi se effettivamente esistano o meno delle responsabilità.

Non tutti hanno dimenticato quanto accadde nel mese di settembre 2011.

Un forte nevicata bloccò molti turisti al passo di Vizze. Valanghe ovunque, milioni di alberi caduti nella val di Vizze bloccavano anche la strada di accesso al valico.

Quello che più colpiva, soprattutto a Borgun non erano i rami, gli alberi spezzati, ma gli alberi che per il peso della neve si piegavano, cadevano lungo i pendii, lasciando aperte enormi buche dalle quali fuoriuscivano le radici. E’ ovvio che al primo acquazzone tonnellate di terra e di fango si sarebbero riversate a valle.

Perché nessuno è intervenuto per porre rimedio a questa drammatica situazione?

La val di Vizze non è molto larga, i pendi delle montagne che la fiancheggiano sono ripidi. Cosa avverrà con le prime piogge (se torrenziali) del prossimo mese di settembre? Saranno sempre i poveri abitanti di Kematen e Sant Jakob a doversi sobbarcare le omissioni degli altri?

     15.08.2012